E così marzo
nel cielo di nubi in fermento
sulle viole mai nate
apre la porta al vento.
Non basta più
la consolazione del sogno,
il tormento scomposto del tempo
che avanza incompiuto.
Chiamo il mio nome
di capelli e di sguardi
una donna leggera attende.
Il cambiamento insito nella fissità delle immagini.
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Chissà…
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