Fra le altre
una voce invoca la spada,
geme la terra
nei recinti arrossati di sangue
che straccia l’azzurro
fra voli di uccelli dalle ali d’ombra.
Inerme giaci,
avvolto in un sudario di polvere,
gli occhi umidi
ora accecati da vitrei miraggi.
Spazia il sole
divelta è la porta della morte
nell’impari lotta a carte truccate.
Corrida de toros

un grido di dolore che si leva per le morti di tutti questi animali, sacrificati in nome del turismo, dello spettacolo fine a se stesso…
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Una tradizione incivile che non ha più ragioni di esistere. Grazie
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La chiusa è molto efficace. E la morte del toto va oltre la fotografia, dritta al cuore trafitto dal dolore e dal sudario di polvere. Ciao Antonella.
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Uno spettacolo crudele che vede una platea complice di una mattanza assurda. Grazie
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Condivido senz’altro. L’uomo riduce gli animali o a pupazzi o a corpi da massacrare. Semmai adornandolo con l’eleganza “romantica” ma prettamente omicida, in questo caso, del “grande” torero.
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