Da tempo
ho aperto gli occhi.
Ho imparato a cercare
schegge di sole,
a cercarmi,
a gridare senza voce
in una babele di voci.
Fra gli steli spezzati da un vento malato
ho nascosto lo sguardo
allo specchio di ieri
e mi chiedo
quale sarà il mio domani
che a strappi avanza
fra i muri e le reti.
Dall’alto dei tetti
vedo la gente passare,
mentre tutto scivola via
verso orizzonti sempre più lontani.
Da tempo
