Livide le labbra
di parole mute,
immagini sopite di antico dolore.
Presagi di fine
cerchi d’ombra nascosti.
Onde di pianto serrano il respiro,
sabbia di sogni ricade spenta
sul vuoto dell’orizzonte.
Livide le labbra
di parole mute,
immagini sopite di antico dolore.
Presagi di fine
cerchi d’ombra nascosti.
Onde di pianto serrano il respiro,
sabbia di sogni ricade spenta
sul vuoto dell’orizzonte.
malinconica e tetra pur nella sua aulica bellezza letteraria.
Buona serata 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie e buona serata a te
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mi accosto all’angelessa e le carezzero le ali(qui le chiamiamo scelle, quindi ‘e scelle ‘e ll’agelo) e le baciero i piedi così stanchi e pieni di fango. Un’angelessa quando giace a terra distrutta dalla fatica e dal disamore del mondo va accompagnata per risolverarsi in povera fulgida materia.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Che bel commento! Grazieee
"Mi piace""Mi piace"
Scaturisce da ciò che hai postato con parole e immagini dal percorso che hai attraversato.
"Mi piace""Mi piace"