Chiuse nell’ombra
fra sassi di carta
timide occhieggiano
sulle punte di invisibili piedi
bucando l’erba ai margini del bosco.
Tenui corolle
oscillano lievi
abbarbicate su antiche muraglie
nascoste fra le fessure del tempo
alla ricerca di appigli sicuri
sfiorate da pallidi soli
nell’aria triste che scolora.
Steli recisi
senza orizzonti cercano voce
fra le nature morte,
hanno il colore della malinconia
che si nutre di alfabeti
su sentieri di cicale annegate da scrosci di pioggia
in questa estate
che con labbra secche disperde
colori di me.
Molto bella e, languida di corpi e visioni dei colori che vanno via nello specchio.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie Armando
"Mi piace""Mi piace"
Cià Antonè un abbraccio con la mascherina.
"Mi piace"Piace a 1 persona